
Questo progetto è finanziato dallo European Union Framework Programme for Research and Innovation Horizon 2020
Budget Progetto: € 1.742.747,50
Budget AFIL: € 124.562,50
(di cui € 0 co-finanziati)
Periodo: 01/11/2016 – 31/10/2018
Durata : 24 mesi
Regioni coinvolte: Adriatic Croatia | Azores | Centro | Extremadura | Flemish Region | Fryslan | Ile de France | La Réunion | Lazio | Limburg | Lodzkie | Lombardia | London | Navarra | North-East Romania | Tampere
Topic: Azioni di cooperazione interregionale istituzioni regionali, supportate da cluster e agenzie di ricerca, per la creazione di politiche sinergiche mirate al potenziamento della Circular Economy in Europa
Project website: http://www.screen-lab.eu
Contatti interni: Marcello Colledani
In accordo alle attività legate ai nostri tavoli di lavoro e in coordinamento con “Vanguard Initiative for New Growth through Smart Specialisation”, la partecipazione a questo progetto ha come scopo quello di definire i futuri framework che saranno usati per implementare l’economia circolare in Europa, in modo da influenzare la prossima programmazione secondo i più recenti risultati del network.
Nello specifico, le 16 regioni coinvolte nel progetto lavoreranno insieme su tre pilastri: (i) la definizione di un framework per mappare e valutare possibili sinergie interregionali rispetto alla tematica dell’economia circolare; (ii) identificare delle iniziali value chains, su cui le regioni possano creare sinergia, e proporre la realizzazione di quest’ultima tramite un progetto futuro; (iii) la realizzazione di un “policy lab”, nel quale i rappresentanti delle istituzioni coinvolte possano proporre e implementare presso le proprie regioni degli strumenti, finanziari e di gestione, a supporto di progetti di economia circolare anche a livello locale.
In concreto, attraverso il progetto AFIL e i suoi gruppi di lavoro possono influire sulla prossima programmazione dei progetti, a valere sia su fondi Europei che su fondi regionali/interregionali, riguardanti l’ambito dell’economia circolare. In più, vi è la possibilità di inserire in un framework europeo le capacità e le necessità dei partecipanti ai gruppi, e quindi di utilizzare l’approccio “bottom-up” del sistema fabbrica intelligente anche in questo ambito.